La crisi del COVID-19 ha completamente trasformato il panorama economico mondiale. Sono attesi grandi cambiamenti nelle politiche e nelle tendenze ma, soprattutto, negli investimenti. Così, davanti a un mercato diviso tra chi sostiene che il peggio è passato ed è tempo di approfittare dell’opportunità e chi ritiene che sia troppo rischioso tornare ad investire, non resta che consultare gli esperti. Insomma, dove investire nel dopo covid?

Dove investire dopo il covid-19?



I periodi di crisi accelerano i cambiamenti e, nel mondo finanziario, le tendenze avanzano o vengono improvvisamente sostituite da nuove.
La crisi del coronavirus ha scatenato un profondo cambiamento nelle politiche delle autorità, accelerato le tendenze attuali e trasformato il panorama degli investimenti.
Come investire al meglio in questa situazione?
La volatilità nei mercati di tutto il mondo è stata incredibile. Siamo passati ad una velocità della luce in cui gli indici salivano o scendevano appena di qualche decimo giorno per giorno o settimana dopo settimana, a minimi storici e rialzi altrettanto vertiginosi settimana dopo settimana.

Mercato immobiliare, conviene investire?

A un anno dall’inizio della pandemia e delle quarantene e dei confini in Occidente, potremmo chiederci, è una buona idea investire nel settore immobiliare? Parlare del settore immobiliare come qualcosa di più ampio dell’investimento in immobili, qualcosa di cui abbiamo già trattato in modo specifico. Può investire in terreni edificabili, edifici industriali, società di costruzioni, ecc.

Investire nel settore immobiliare in questo momento può essere un’ottima idea, soprattutto se abbiamo optato per quei tipi di proprietà che sono vincenti, ma anche questo potrebbe cambiare e l’ideale è investire sugli immobili in perdita o che abbiano situazioni particolari. Benvenuti in un momento di grandi opportunità, in condizioni di grande incertezza.investire post covid

Uffici e locali commerciali
Cominciamo con gli edifici per uffici. Nel 2020 è iniziato il più grande esperimento globale di telelavoro, la maggior parte dei lavori che potevano essere svolti a distanza ora venivano svolti da casa. Le aziende hanno affrontato la situazione con timore, ma si sono rese conto che in pochi giorni è diventato fattibile per gran parte della forza lavoro lavorare da remoto.

Sembra molto chiaro che gli uffici non moriranno, le aziende continueranno ad avere sede, anche che molti lavoratori vorranno tornare in ufficio, anche parzialmente. Questa è la chiave, in parte. Perché se prima era necessario uscire di casa per tutti i lavoratori, sembra che nel post covid opteranno per un modello flessibile in cui andranno in ufficio due o tre giorni alla settimana, con le aziende che avranno bisogno di meno metri quadrati. Si dice che le aziende ridurranno del 30% il loro fabbisogno di spazio.

Il punto successivo è quello che siamo abituati ad acquistare tramite e-commerce e a mangiare di più a casa attraverso la consegna a domicilio. È possibile dunque che l’acquisto di uffici e locali commerciali non sia la scelta migliore, anche se poi alla fine tutto dipende dal prezzo.

Le opportunitá post pandemia

Il più grande vantaggio nell’investire nel settore immobiliare ora sono le opportunità che si possono trovare nel mercato. Ad esempio, i fondi di investimento acquistano hotel con uno sconto fino al 45%, sebbene lo sconto più comune sia compreso tra il 20 e il 25%.

Queste opportunità non sono solo disponibili per i grandi investitori, contrariamente a quanto può sembrare, ma ci sono anche opportunità per i piccoli e medi investitori che non vogliono rischiare troppo.



Inoltre il settore immobiliare ha resistito, infatti l’attività sebbene si sia fermata durante il confinamento, è stata riattivata quasi subito  dopo di esso. Tra gli esperti del settore c’è chi crede che una volta terminata la pandemia, l’ottimismo riaccenderà i consumi e ci sarà una rapida ripresa economica che incoraggerà ancora una volta la vendita di immobili. Si ritiene addirittura che la ripresa sarà migliore rispetto alla crisi del 2008.