Trasferirsi a Barcellona con la famiglia (o anche da soli) è una buona idea? Per rispondere a questa domanda è necessario prendere in considerazione molti elementi, dalle opportunità lavorative all’offerta di svago, dal costo della vita alla qualità dello stato sociale. Lo facciamo in questo articolo.

Lavorare  a Barcellona

Chi voglia trasferirsi a Barcellona con la famiglia o anche da solo deve fare i conti con il mercato del lavoro. In che condizione versa il capoluogo catalano? La Spagna è stato uno dei paesi che più degli altri ha sofferto la crisi. Questa però ha impattato in misura meno drammatica nelle città ricche, come appunto Barcellona. Sia chiaro, ancora si registrano dei postumi, soprattutto in relazione a specifici settori, ma il tasso di crescita è discreto e la città mantiene intatta la sua vitalità.trasferirsi a Barcellona

Un dato che dimostra la ripresa di Barcellona è il tasso di disoccupazione, che è pari all’8,2%. Può sembrare alto, ma non se lo si rapporta con quello della Spagna, che supera il 17%. Lo stesso dicasi per il reddito procapite, che molto più alto di quello nazionale.

Per quanto riguarda il mondo del lavoro e le opportunità professionali, la situazione è però complessa. Alcuni settori vanno a gonfie vele e registrano una buona offerta di lavoro. Altri arrancano o sono ancora in crisi.

Le professioni richieste coinvolgono il settore turistico, edilizio e delle telecomunicazioni. Vi è in particolare una forte domanda di ingegneri e architetti.

Soffre invece tutto il comparto industriale. Alcune professioni, come l’operaio (non specializzato), registrano un gap profondo tra domanda e offerta (con la prima che supera la seconda).

Il costo della vita

Per ciò che concerne il costo della vita, Barcellona è una delle città più care delle Spagna. Rispetto alle grandi città europee è però meno cara. Lo è anche a confronto con Milano e Roma.

In particolare, si segnala una minore pressione fiscale sulle proprietà immobiliari e sui redditi d’impresa.

Se guardiamo al “carrello della spesa”, questo è meno caro che in Italia, anche se ovviamente dipende dalle zone. Ecco qualche esempio per avere un’idea più chiara:

  • Pane: 2,50 € al chilo
  • Latte: 0,80 € al litro
  • Uova: 1,40 € (confezione da 12).
  • Zucchero: 0,80 € al chilo

Molto conveniente è tutto ciò che gravita attorno al concetto di divertimento. Per esempio, una pinta di birra costa in media 2-3 €.

Poco costosi sono anche i trasporti. Un biglietto da dieci corse per la metro costa 10,20 €. Un litro di benzina costa invece 1,14 €.

Per quanto riguarda le spese per il mantenimento, le utenze etc. siamo su ottimi livelli.

  • Acqua: 2 € al metro cubo
  • Elettricità: 0,20 € al KW
  • Telefono + ADSL: 50,00 € al mese
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Documenti necessari  e sanità

La Spagna è un paese comunitario e in quanto tale aderisce al Patto di Schengen. Dunque, anche a Barcellona vige la libera circolazione delle merci e delle persone.

Tuttavia, è necessario procedere con alcuni adempimenti burocratici, ovvero con l’ottenimento di determinati documenti. In particolare:trasferirsi a Barcellona

NIE. Acronimo di Numero de Identidad de Extranjero, è un documento che per certi verso può essere associato al nostro codice fiscale. E’ fondamentale per esercitare alcuni diritti di natura legale o finanziaria, mente è caldamente consigliato per tutto il resto. Ad esempio, se intendete aprire un conto in banca o firmare un contratto di lavoro, potreste trovare delle difficoltà senza il NIE. Per l’assegnazione delle utenze, invece, è assolutamente necessario. Il NIE si può richiedere sia in Spagna, alle Oficinas de Extranjeros, che in Italia, agli uffici consolari.

Empadronamiento. E’ il documento che certifica l’avvenuta iscrizione all’anagrafe comunale (Padron municipal). “Enpadronarse” vuol dire infatti trasferire ufficialmente la residenza in Spagna. E’ un atto necessario se si intende usufruire dello stato sociale spagnolo, ovvero:

  • Per accedere alla sanità pubblica
  • Per accedere ai servizi scolastici
  • Per ottenere il rimborso delle tasse.

Quest’ultimo punto è importante. I non residenti, infatti, subiscono una detrazione dalla busta paga pari al 25%. Questo denaro può essere recuperato, appunto, dopo l’Empadronamiento.

Le modalità di iscrizione all’anagrafe sono identiche a quelle italiane.

Número de Seguridad Social. E’ il documento necessario per accedere ai servizi previdenziali e assicurativi (Es. Sussidio di disoccupazione). Il suo ottenimento è in genere a cura dei datori di lavoro. In caso contrario è sufficiente presentarsi alla Tesoreria General de la Seguridad con il modulo TA1 compilato e firmato, una copia del contratto di lavoro, un documento di riconoscimento (passaporto, patente, carta d’Identità, NIE etc.).

E’ bene spendere qualche parola in più sulla sanità pubblica. Essa è di buon livello e la sua struttura è in tutto e per tutto simile a quella italiana. Per quanto riguarda la sanità privata, invece, i costi sono leggermente inferiori rispetto all’Italia.

Lo svago e l’offerta culturale

Barcellona è una delle città più vive d’Europa. Meta turistica di prim’ordine, è famosa per la sua movida, per lo spessore artistico, per i suoi monumenti. A Barcellona ci si diverte e si fa arte. Ciò vale per la città nel suo complesso, ma in particolare per alcuni quartieri.

trasferirsi a BarcellonaBarceloneta. E’ uno dei posti più turistici di Barcellona. E’ ricca di discoteche, ristoranti con vista mare, pub e lidi. E’ il luogo perfetto dove ritrovarsi, ballare, bere in compagnia.

El Born. E’ uno dei quartieri più storici. Frequentato da artisti, è il simbolo della Città Vecchia. Molto particolare l’architettura, valorizzata dalla presenza di vicoli dall’aspetto antico, ospita comunque molti locali per bere, mangiare e divertirsi.

Gracia. E’ il quartiere “bene” di Barcellona. Si caratterizza per un’offerta di locali dalla qualità elevata. E’ comunque luogo di ritrovo per i turisti. Incantevole è, in particolare, la Plaza del Sol.

Barrio Gotico. E’ il centro della Ciutat Vella (città vecchia). Costeggiato da La Rambla, conserva molti edifici di origine medievale, rinascimentale e barocca. Ospita la Cattedrale di Santa Eulalia, uno dei monumenti più visitati dell’intera Spagna.

Trovare casa

Chi intende trasferirsi a Barcellona con la famiglia o da solo, e vuole farlo definitivamente, deve porre particolare attenzione alla ricerca della casa. Vista l’offerta praticamente sterminata di immobili, è facile avvertire un certo disorientamento e, in ultima analisi, compiere una pessima scelta.

Per questo motivo, il consiglio è di affidarsi a figure esperte.

 Come quelle in forza a CRD Capital, che offre un servizio di consulenza a trecentosessanta gradi ed efficace. Mette a disposizione avvocati, commercialisti e agenti immobiliari di comprovata esperienza. Consente di accedere direttamente alle offerte locali, senza fare riferimento a costosi intermediari.

Opinioni, pro e contro

Vale la pena trasferirsi a Barcellona, magari con la famiglia? La risposta non può essere che sì. Ovviamente, questa scelta ha dei pro e dei contro.

Pro

  • Barcellona è una città interessante, vivace, piena di divertimenti
  • Il costo della vita non è molto alto (almeno in relazione alle nostre grandi città)
  • La tassazione è per certi versi favorevole

Contro

  • E’ comunque una grande città, piena di turisti e secondo alcuni standard caotica
  • Il mercato non riesce ancora a smaltire una parte della domanda di lavoro (es. quella legata all’industria)