Gli investimenti immobiliari all’estero sono potenzialmente molto redditizi. Sono anche molto difficili da gestire, anche perché spesso si registrano profonde differenze tra il contesto italiano e il contesto degli altri paesi.

 

In questo articolo offriamo una panoramica esaustiva ma completa dell’argomento, puntando l’attenzione sulle opportunità dei vari paesi, sulle modalità di monetizzazione, sulla necessità di assistenza.

Migliori investimenti immobiliari in Europa e fuori Europa

Gli investimenti immobiliari all’estero, se realizzati secondo alcuni criteri e prestando la dovuta attenzione, rappresentano una fonte di arricchimento.

Le occasioni sono numerose, anche perché al di fuori dei confini italiani il settore immobiliare segue dinamiche diverse, eterogenee e in alcuni casi anche piuttosto complicate.

Dunque, il miglior modo per affrontare l’argomento è offrire una panoramica sì generale, ma che faccia una distinzione tra i vari paesi o le aree geografiche. Il tutto, prendendo in considerazione le mete “più amate” dagli italiani.

Spagna. Tra i paesi dell’Europa occidentale, è proprio la Spagna la meta più ambita, vuoi per affinità culturale, vuoi per i prezzi che – nonostante un mercato in crescita – sono ancora molto bassi. Per esempio, nelle grandi città come Madrid, Barcellona e Valencia, per acquistare una casa potrebbero essere sufficienti 2.800-5.500 € al metro quadro. Se si punta sull’entroterra e sulle zone più povere, il prezzo può scendere anche a 1.000 €.

Est Europa. In questo caso, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Buona parte dell’Europa orientale si caratterizza per un costo della vita straordinariamente basso, che si riflette anche sui prezzi delle case. Per esempio, gli investimenti immobiliari sono molto redditizi in Ungheria, la cui capitale (Budapest) impone un prezzo al metro quadro inferiore ai 2.000 €. Va meglio in Polonia, dove acquistare una casa nella capitale può costare anche 1.700 € al mq. Prezzi ancora più bassi si registrano in Repubblica Ceca, Slovacchia, Croazia.

Regno Unito. Va detto, i prezzi sono ovunque molto alti, persino più che in Italia. Nel centro di Londra gli appartamenti vengono venduti anche a 20.000 € al metro quadro. A confortare, però, è il trend ascendente, il quale favorisce la pratica della compravendita finalizzata al surplus.

Sud America. I prezzi sono molto bassi, persino più che nell’Est Europa. Principalmente, per una questione di cambio (euro forte). Occorre però prestare molta attenzione a dove si compra: il Sud America è un continente molto eterogeneo, per giunta non privo di insidie. Se si lascia trascinare dall’avidità il rischio è di trovarsi in una zona poco monetizzabile o addirittura pericolosa. Il consiglio è di prendere in considerazione solo le zone con un tenore di vita assimilabile a quello europeo e caratterizzato da una bassa pressione fiscale (punto di forza di molti paesi sudamericani).

Come guadagnare dagli investimenti immobiliari all’estero

Perché gli investimenti immobiliari possono essere fonte di ricchezza? In effetti, sono tanti i modi con cui, dopo aver comprato casa fuori dai confini nazionali, è possibile generare del reddito.

Compravendita. E’ la pratica più intuitiva. Si acquista un immobile, si attende che il mercato salga, si vende a un prezzo superiore a quello di acquisto. Prima di lanciarsi nel trading immobiliare occorre però verificare che:

  • I prezzi nella zona di acquisto siano in crescita; in caso contrario, il guadagno sarebbe pari a zero o addirittura si andrebbe in perdita
  • Le tasse sul plusvalore non siano elevate. In alcuni paesi si paga una vera e propria tassa sul guadagno generato dal trading immobiliare, con tanto di limiti temporali e condizioni di esonero. Per esempio, in Italia si sconta il 20% del plusvalore generato se si vende prima che siano passati cinque anni dall’acquisto, e se in questo periodo l’appartamento non è stato adibito ad abitazione principale.

Affitto a lungo termine. E’ la classica locazione che dura negli anni. Essa comporta una rendita (abbastanza) sicura, sebbene non sempre alta. Le opportunità migliori, in questo senso, si trovano nelle zone ad alta densità lavorativa, che accolgono un numero crescente di lavoratori (che contribuiscono ad aumentare la domanda di alloggi).

Affitto a medio termine. Le opportunità in termini di guadagno sono le stesse degli affitti a lungo termine, con una sola differenza: è possibile rientrare in possesso dell’alloggio in tempi brevi, Questo, nel caso voleste aumentare il canone è certamente un vantaggio. Il classico affitto a medio termine coinvolge gli studenti, dunque è tipico delle città universitarie.

Affitto a breve termine. Si affitta a breve termine, quindi per qualche settimana o pochissimi mesi, a turisti o a gente di passaggio. E’ la strada più stressante da percorrere ma anche quella più redditizia. I canoni, infatti, sono il doppio o il triplo rispetto al medio-lungo termine. Ovviamente, questa opportunità è riservata a chi acquista casa in una località turistica.

I vantaggi degli investimenti immobiliari all’estero

Oltre a un modello economico che, come abbiamo visto, può regalare parecchie soddisfazioni, ci sono tanti altri vantaggi da considerare.

Diversificazione. Impegnarsi negli investimenti immobiliare vuol dire innanzitutto diversificare. Ovvero, spendere il proprio denaro in modo sicuro, proteggendosi dal rischio di mercato. Se si investe parte dei propri soldi all’estero, si mettono al sicuro da ipotetici – ma non improbabili – momenti di stasi o contrazione del mercato italiano.

Tassazione immobiliare. Molto semplicemente, in molti paesi acquistare una casa comporta il pagamento di tasse più leggere che in Italia, con conseguente e cospicuo risparmio di denaro.

Costo della vita. Sei vostri investimenti immobiliari all’estero non prevedono manovre aggressive di compravendita, dunque pensate di vivere nell’abitazione acquistata per un tempo più o meno lungo, potreste beneficiare di un costo della vita più basso che in Italia. Questa dinamica riguarda soprattutto un fenomeno: l’emigrazione delle coppie di pensionati dall’Italia ai paesi dell’Est Europa.

Come investire all’estero e come possiamo assisterti

Fare degli investimenti immobiliari all’estero non è affatto semplice. Anche perché ci sono tantissimi elementi da considerare, e poche occasioni per informarsi in maniera efficace.

Ad ogni modo, prima di intraprendere questa strada, prendete le seguenti precauzioni.

Studiate le normative locali. In particolare, l’argomento “tasse” è importante in una ottica di monetizzazione o ritorno dell’investimento.

Visitate sempre l’immobile di persona. Per quanto possa essere scomodo fare un viaggio semplicemente per visitare un appartamento, si tratta di un passaggio doveroso. Solo in questo modo riuscirete ad evitare brutte sorprese.

Chiedete informazioni ai vicini. Può sembrare banale, ma spesso un feedback di chi vive nella zona può rivelare molto sul circondario, e quindi sulla qualità dell’investimento.

Fatevi assistere da personale esperto. Cercare casa all’estero, condurre una trattativa, produrre la documentazione, adempiere agli oneri burocratici fiscale non è uno scherzo. Non lo è in Italia figuriamoci in un paese di cui si conosce poco o nulla.

Per questo, chiedete aiuto qualificato. Per esempio, a CRD Capital.

CRD Capital è la società di consulenza che accompagna i clienti in tutte le fasi dell’investimento, dalla ricerca al rogito.

Offre assistenza (in italiano) a chi vuole realizzare investimenti immobiliari all’estero. Mette a disposizione avvocati, commercialisti e agenti immobiliari di grande esperienza.

Soprattutto, consente l’accesso diretto alle offerte locali, in modo da saltare di netto i tradizionali livelli di intermediazione, spesso causa di un aggravio dei costi.